Come non lasciarsi rapire dal meraviglioso spettacolo che offre l’alternanza di monti e valli, pendii scoscesi e vallate immense…è già un’immagine che fa sognare di per se, a prescindere dal fatto che sui monti e nelle valli ci sia del verde, o invece sia tutto ricoperto di neve; già, perché in effetti questo tipo di quadretto descrittivo alpino è più facilmente associabile con uno sfondo fatto di neve, gente che scia, ed una sottile fioccata come ciliegina sulla torta.
E’ questo il genere di emozione che si prova quando si ha la fortuna di essere in posti con queste caratteristiche, e gli amanti dello sci alpino questo lo sanno molto bene, ma anche chi non sa sciare non può far altro che essere d’accordo; mettendo ovviamente da parte il mondo agonistico e dei professionisti e sognando per un attimo di avere a disposizione una bella settimana di vacanza a disposizione, l’idea di provare almeno una volta nella vita a montare su un paio di sci e lanciarsi all’avventura (ovviamente sempre in sicurezza) scendendo a capofitto verso valle a zig zag tra le cime innevate, non è poi tanto male.
Storia di questo sport invernale
Se si pensa che i primi sci rinvenuti, per quanto rudimentali fossero, risalgono niente di meno che al VII millennio a.C., epoca in cui certamente non c’era nessuna gara in programma ma dove gli sci servivano come mezzo di fortuna per attraversare sterminate vallate o per valicare monti, si capisce già l’importanza storica che ha sempre avuto lo sci alpino. Ben differente è diventata la cosa a partire dalla metà del secolo XIX, ovvero quando si iniziarono a produrre e commercializzare ‘attrezzi di discesa sulla neve in grado di poter anche eseguire delle curve’.
Fu nel 1850 lo sciatore alpino norvegese Sondre Norheim a rivoluzionare completamente il mondo della discesa libera alpina, e lo fece inventando un nuovo tipo di tecnica sciistica chiamato Telemark, forse meglio conosciuto come sci a tallone libero. Per trovare le prime tracce di competizioni agonistiche bisogna invece spostarci negli Stati Uniti, e fu la città californiana di La Porte ad ospitarle; le Alpi iniziarono a fare da scenario alle prime gare qualche anno più tardi, ed avvenne nel 1864 a Saint Moritz (Alpi Svizzere).
Tecniche utilizzabili per fare sci alpino
Da che mondo è mondo la prima cosa che un buon istruttore di sci alpino insegna ad un allievo alle prime armi che magari è anche un po’ intimorito dal fatto di trovarsi di fronte ad un discreto pendio, e che volente o nolente dovrà scendere a valle senza danni, è certamente la posizione corretta da assumere quando si monta su un paio di sci; ‘anca a monte e spalla a valle’ si sente spesso urlare sulle piste da sci dagli istruttori, oppure ‘aprire le gambe, chiudere le punte’ (la classica posizione basica a ‘spazzaneve’), questo è l’abc dell’aspirante sciatore.
Esistono diverse tecniche per effettuare una discesa libera con gli sci in relativa sicurezza e senza subito voler strafare; la tecnica classica prevede una discesa a zig zag giù per il pendio, in modo tale da non prendere velocità ed imparare bene i movimenti da effettuare quando si deve curvare per impostare la diagonale successiva, la tecnica carving, ovvero utilizzando un modello di sci leggermente differente da quello basico che prevede una sagoma ad arco sui fianchi che agevola i movimenti in curva, e la tecnica Telemarkdove lo sciatore, calzando sci con attacchi ‘a tallone libero’ compie dei piccoli saltelli sollevando i talloni e impostando rapidamente gli sci per eseguire la piegata.
Equipaggiamento da utilizzare e consigli utili
Una volta deciso che vogliamo imparare a sciare, la prima cosa da fare è certamente quella di procurarsi l’attrezzatura adatta per farlo; senza per forza dover spendere cifre spropositate, si può anche trovare il materiale adatto a prezzi abbastanza contenuti, l’importante è che abbia i requisiti di sicurezza necessari. Gli sci vanno scelti in base al proprio peso, all’altezza, ma soprattutto quando si è deciso con certezza il tipo di stile che si vuole imparare (fondo, discesa libera, slalom); da tale scelta dipende poi quella per gli attacchi da usare, che a sua volta dipende dal modello di scarponi da sci più comodi per i nostri piedi.
Da notare come tutte le scelte siano strettamente connesse tra loro, almeno per quanto riguarda l’attrezzatura; per l’abbigliamento più adatto da indossare si è un po’ più liberi di scegliere tra vari modelli di tute complete da sci, oppure optare per un completo spezzato formato da un pantalone tecnico, un maglione di lana a collo alto, ed ovviamente un bel piumino d’oca caldissimo a completamento, o anche una simpatica salopette, anch’essa in piuma d’oca. Guanti, cappellino e calzattoni di lana, occhiali da sole o mascherina protettiva per gli occhi, completano l’elenco di ciò che serve per andare a sciare in tutta tranquillità, stando sempre attenti ovviamente a tutte le più basiche norme di sicurezza da rispettare.